Il direttivo di Anci Marche ha approvato una mozione con la quale intende coinvolgere la Regione Marche alla creazione di un tavolo di confronto per valutare la situazione del patrimonio immobiliare in capo alla vecchia Banca Marche.
L’istituto di credito detiene un patrimonio cospicuo di beni immobili che insistono nel territorio regionale. Per evitare che possa essere disperso essendo stimato su valori nettamente al di sotto del prezzo di mercato che potrebbe favorire operazioni speculative ai danni dei cittadini marchigiani, e considerando il perdurare della crisi economica e lo stato di disagio di numerose famiglie che alimentano la richiesta di edilizia residenziale pubblica, esiste la possibilità che tali immobili possano essere riscattati dalla Regione Marche tramite l’Erap, a prezzi più vicini a quelli correnti, creando una marginalità a favore dei creditori dell’istituto bancario. Oltre alla volontà politica, per questa operazione occorrerebbe evidentemente una disponibilità finanziaria all’investimento ed una revisione normativa. Infatti le norme vigenti rendono impossibile ad oggi il riscatto, da parte dell’ente regionale, di beni non finiti, oltre ad una serie di altri vincoli e restrizioni.
Su questo tema Anci Marche è disponibile ad aprire il confronto per trovare una soluzione equa e condivisa ed anche per ragionare su una modifica alla norma regionale considerando anche i fondi europei a disposizione del rilancio del comporto edile che è tra quelli che ha subìto maggiormente la crisi.