Nel corso di una cerimonia avvenuta a Montecitorio – alla presenza della Presidente della Camera Laura Boldrini e e del sindaco di Hiroshima Kazumi Matsuio – il sindaco di Macerata Romano Carancini, vice presidente di Anci Marche, insieme al sindaco di Pompei Pietro Amitrano, ha firmato la lettera di adesione a “Mayors for peace” e partecipato al convegno Disarmo nucleare promosso dalla Camera dei Deputati.
“Come Anci continueremo a sostenere ogni iniziativa di conoscenza e impegno per la costruzione della pace che comprende e si coniuga con l’impegno a contribuire alla lotta contro la fame, la povertà, il degrado ambientale. In questo modo daremo continuità al messaggio di Giorgio La Pira, che già nel 1955 auspicava un impegno a non bombardare più le città e la costruzione di un patto di fraternità che vedesse proprio i sindaci protagonisti”. E’ l’impegno assunto dal presidente del Consiglio Nazionale dell’Anci e sindaco di Catania Enzo Bianco, intervenuto al convegno “Disarmo nucleare”. Il sodalizio internazionale, che grazie alla adesione odierna dei sindaci di Macerata, Romano Carancini, e Pompei, Pietro Amitrano, raggiunge 500 aderenti tra i Comuni italiani, è nato nel 1982 grazie alle città di Nagasaki e Hiroshima. Obiettivo è realizzare una pace mondiale duratura attraverso la solidarietà tra le città del mondo promuovendo una consapevolezza pubblica contro il riarmo nucleare.
La voce del presidente Enzo Bianco
Bianco ha ricordato l’impegno svolto in questi anni dall’Associazione a sostegno dell’azione di ‘Mayors for Peace’, a partire dal presidente Domenici che “nel 2006 inviò una lettera al sindaco di Hiroshima a nome di tutti i sindaci italiani per l’abolizione di tutte le armi di distruzione di massa, firmando poi con l’esecutivo di MfP una missiva inoltrata al Presidente Usa Bush e al premier inglese Tony Blair per protestare contro i test nucleari”. Questa azione ha dato i suoi frutti, visto che quello “italiano è il secondo contributo europeo in termini di adesioni: su 2835 città aderenti, con 500 siamo secondi solo alla Germania che conta 528 città ma – ha assicurato Bianco – siamo pronti a mettere la freccia”. In questo senso il presidente del consiglio nazionale Anci ha garantito uno sforzo costante per promuovere una vera cultura della pace partendo proprio dalle città. “Stiamo lavorando con intensità e passione in un momento molto delicato sullo scenario internazionale. Quello che sta capitando in Corea del Nord ci preoccupa profondamente – ha spiegato – visto che parliamo di un paese con una fragile struttura di governo ed insieme un ambiente con un ingente numero di risorse impegnate per il riarmo nucleare”. Proprio per questo “mantenere aperto il dialogo e la conoscenza delle terribili conseguenze dell’uso delle armi nucleari e di distruzione di massa –ha concluso il sindaco di Catania – sono responsabilità comuni a tutti i livelli di governo, ognuno per le sue competenze, per il nostro comune futuro sul pianeta Terra”.