Marco Fioravanti, Presidente di ANCI Marche è intervenuto alla presentazione della candidatura di Ancona Capitale della Cultura italiana 2028
Nel corso del suo intervento ha detto: “Anci Marche sostiene con convinzione la candidatura di Ancona Capitale della Cultura 2028 e lo fa per tanti motivi: perché è l’unica città marchigiana che concorre a questa competizione e quindi attraverso una delibera approvata all’unanimità dal consiglio direttivo convocato in seduta straordinaria, ne sostiene il percorso fin dal principio e ha predisposto un documento che è stato allegato al dossier che il Comune di Ancona ha presentato al Ministero della Cultura; perché siamo convinti che l’eventuale aggiudicazione avrebbe positive ricadute per tutti i Comuni delle Marche e non solo per la città di Ancona. Sarebbe un successo che andrebbe molto al di là dei suoi confini; perché (e lo dico da non anconetano) Ancona è una città che incarna perfettamente il prototipo della Capitale della Cultura, capace di rappresentare sé stessa e il proprio territorio ma anche tutto il Paese. Ha storia, tradizione, ha infrastrutture dedicate, ha piazze, luoghi di aggregazione e di incontro. La cultura di cui sarebbe portavoce ha avuto influenze millenarie favorite dal suo porto. E’ la città da cui San Francesco d’Assisi partì per la Terra Santa nel 1219; è una città cosmopolita nella quale l’imprenditoria ha saputo attirare e far convivere etnie e culture diverse; è una città universitaria che ha saputo diventare punto di riferimento anche per i migliori giovani non solo marchigiani, polo di eccellenza nella medicina, nell’ingegneria, nell’economia, nelle scienze. E’ una città che è stata ferita più volte nei secoli e negli anni recenti dal sisma e da altre calamità naturali ma che ha sempre avuto la capacità e lo spirito indomito tipico delle Marche e dei marchigiani di rialzarsi. E’ una città che ha dimostrato di saper ospitare grandissimi eventi come il recente G7 Salute. E’ la città che, con la firma della Carta di Ancona nella quale sono articolati una serie di principi, è stata scelta per essere un luogo di dialogo interculturale e mediazione politica per favorire lo sviluppo di una pacifica comunità adriatica e ionica aperta all’Europa. E’ una città che sta lavorando tanto per essere sempre più accessibile con investimenti infrastrutturali ingenti che ne miglioreranno nei prossimi anni la fruibilità e l’appetibilità in termini di attrattività. E’ una città con una grande passato ma con un radioso futuro, ammirandola dall’alto si capisce subito il perché. Proprio grazie alla sua forma è possibile ammirare l’alba e il tramonto sul mare. Ecco perché noi siamo qui non per fare il tifo dagli spalti per questa squadra ma per essere noi stessi parte integrante della squadra e insieme, tutti noi, ne sono assolutamente convinto, Ancona vincerà! “