ANCONA – Anci Marche e Banco delle Opere di Carità Marche (B.O.C. Marche) hanno sottoscritto un accordo per incentivare la partecipazione dei Comuni marchigiani al progetto “Lotta alla Povertà”. Il Banco delle Opere di Carità nasce a Caserta nel 1993 ed ha come obiettivo principale quello di organizzare l’individuazione delle persone indigenti alle quali donare in maniera continuativa per l’intero anno, generi alimentari di prima necessità acquistati con fondi comunitari appositamente per questo uso.
Nelle Marche è attiva a Monterubbiano (FM) una delle 15 sedi territoriali del B.O.C. costituita nel 2013 ed è diretta da Enzo Gregori. «Negli anni – dice il direttore – la struttura ha acquisito le competenze necessarie per fornire in modo continuativo un programma di sostegno alimentare alle situazioni di emergenza individuali e familiari attraverso una distribuzione mensile strutturata secondo la composizione del nucleo familiare (numero, genere, fasce d’età)».
«Sottoscrivendo l’accordo Anci Marche si è impegnata a dare massima visibilità e divulgazione a questa iniziativa – ha aggiunto il Presidente Maurizio Mangialardi – coinvolgendo i comuni marchigiani ai quali non spetterà alcun onere, così come alle famiglie ovviamente, se non quello di indicare attraverso la propria struttura comunale dei servizi sociali le famiglie che versano in condizioni di indigenza». L’emergenza Covid e la conseguente crisi economica ha convinto il Governo Conte a stanziare risorse proprie da affiancare ai circa 200 milioni di euro già stanziati dall’UE e destinati ad ampliare il panel prodotti per un totale di circa 25 tipologie diverse tra le quali omogeneizzati, olio d’oliva, zuppe di legumi, salumi vari che saranno forniti alle famiglie integrando in questo modo la tradizionale offerta di pasta, farina, biscotti, verdure, legumi e carne in scatola.
Coloro che possono accedere sono quindi i cittadini con un Isee inferiore a 6.000 euro, i percettori di reddito di cittadinanza, i soggetti indicati dai servizi sociali comunali con particolare riferimento ai nuovi poveri colpiti dalla crisi post Covid e che hanno perso il lavoro. Le singole amministrazioni comunali sensibilizzate dall’azione di Anci Marche chiederanno di accreditarsi con Banco delle Opere di Carità Marche per entrare in questo circuito virtuoso che assicurerà per tutto il 2021 il programma di sostegno alimentare. Ad oggi, nel 2020, nelle Marche sono circa 30mila le persone che già ne beneficiano attraverso il B.O.C. Marche.
«Ci tengo a sottolineare – insiste Gregori che guida una realtà consolidata dal 2013 che agisce senza scopo di lucro – che le derrate distribuite alle famiglie sono produzioni fatte appositamente per questo regolamento Comunitario. Non si tratta di scorte residuali o prossime alla scadenza e che quindi la qualità è garantita».